Aula, tempio e Horrea dei Mensores
Il vasto complesso edilizio, costruito in età traianea (circa 112 d.C.) e interpretato come sede collegiale della corporazione dei misuratori di grano (Mensores frumentarii), è posto nelle immediate vicinanze del Tevere e costituito da tre distinti blocchi: un horreum (magazzino), dalla pianta molto allungata e ortogonale al Tevere, una sala per riunioni e un tempio. L’horreum era caratterizzato da un lungo cortile centrale su cui si aprivano le cellae (ambienti per lo stoccaggio) e vani di maggiori dimensioni: è possibile che all’interno di questi ambienti si svolgessero le operazioni di misurazione e verifica della quantità di grano che costituivano la principale attività dei Mensores. In un recinto ricavato nella parte sud del complesso, si trovavano il tempio su podio con quattro colonne sulla fronte e con la cella in mattoni, e una vasta aula.
Il pavimento a mosaico di quest’ultima, in bianco e nero con alcune tessere in pasta vitrea, è databile nella prima metà del III secolo d.C. e restituisce una vivida immagine dell’attività di misurazione del grano.
La scena effigiata sul mosaico comprende una prima figura, a sinistra, danneggiata, e un saccarius che porta il grano da misurare, seguita una figura piccola con un dito alzato e uno strumento per contare nella mano sinistra (forse una corda con 9 unità di conteggio). Segue un gruppo di tre persone impegnate nel processo di misurazione: a sinistra il mensor, davanti al modius e con in mano un rutellum (bastone utilizzato per pareggiare la superficie del grano), accanto a un secondo saccarius che ha appena svuotato il sacco sulla sua spalla (o sta per riempirlo per portarlo a destinazione); il terzo personaggio, di rango superiore, è forse un funzionario dell’Annona.
L’attività dei mensores – che poteva svolgersi sulle navi, sulle banchine oppure all’interno degli stessi horrea - era volta a verificare l’esatta quantità e qualità del grano trasportato dagli armatori e dai mercanti che ne gestivano il commercio, e costituiva un imprescindibile strumento di controllo per lo Stato centrale.