Tombe nell’area ex O.N.C.
Le tombe
Negli anni Venti del secolo scorso furono rinvenuti alcuni edifici sepolcrali in un terreno di proprietà dall’ex Opera Nazionale Combattenti, ente morale e assistenziale istituito per distribuire lotti di terra bonificata ai reduci del primo conflitto mondiale. Queste sepolture, scavate tra il 1923 e il 1938, erano decorate con pitture, stucchi e mosaici; probabilmente quest’area costituiva il limite settentrionale della necropoli di Porto all’Isola Sacra, adiacente al canale di Fiumicino. A causa del cattivo stato di conservazione si decise di ricoprire le tombe, per meglio difenderle dall’aggressione degli agenti atmosferici.
Attualmente le tombe si trovano a -2,5 metri dal livello della strada moderna; lavori di restauro e di scavo condotti tra il 2002 e il 2003 le hanno riportate alla luce, permettendo di chiarire la cronologia delle costruzioni e di scoprire un’altra tomba (J); sulla facciata di questa sepoltura era presente un’epigrafe con il nome del defunto, che sul lato posteriore ha rivelato una precedente iscrizione al dio Esculapio. Tomba e iscrizione si datano al II secolo d.C.
L’area è visibile lungo via Redipuglia, ma non è accessibile al pubblico per l’assenza delle condizioni minime di sicurezza.